martedì 2 ottobre 2018

[SPORT] LA DISTRUZIONE DELL'ETICA NELLA FORMULA UNO

mercedes
Vaalteri Bottas e Lewis Hamilton sul podio a Sochi, Russia(Immagini Foxsports.com)

Oggi voglio affrontare un tema un pò nuovo per il mio blog, generalmente mi occupo di politica, la mia più grande passione, tuttavia mi piace sperimentare e analizzare parecchi argomenti, anche assai differenti tra loro, uno di questi è senz'altro lo sport, e oggi (come avrete intuito dall'immagine qui sopra) parleremo di Formula Uno, più specificamente di etica relativamente a ciò che è accaduto nell'ultimo Gran Premio di Russia, tenutosi a Sochi la scorsa domenica.

Bene, Lewis Hamilton, senz'altro il pilota più forte degli ultimi anni (e già detentore di quattro titoli mondiali) ha vinto il Gran Premio, e fin qui nulla di strano, il punto in questione è nel come lo ha fatto, andiamo ad analizzare nel dettaglio i fatti a questo punto:


Vaalteri Bottas (il suo compagno di squadra in Mercedes) è stato decisivo per far si che il pilota britannico trionfasse, come?lasciandosi superare per un palese ordine di scuderia (ha praticamente parcheggiato e si è fatto superare), dovete sapere che in formula uno i così detti "ordini di scuderia" non sono così rari, sono talvolta utilizzati tra compagni di squadra per avvantaggiare il proprio team durante un gran premio (è accaduto anche in Russia con il team Force India ad esempio in cui Esteban Ocon, che non riusciva a superare il pilota davanti a lui, ha lasciato che Sergio Perez, suo compagno di scuderia lo passasse per provare a superare a sua volta, e, senza riuscirci ha poi lasciato nuovamente la posizione al compagno per gli ultimi giri del gran premio), e fin qui nulla di strano...

Il punto dolente arriva quando ciò viene fatto alle spalle di qualcun altro, uno dei piloti della stessa scuderia ad esempio, o ai danni di un rivale, ed è questo ciò che è accaduto a Sochi la scorsa domenica, ora, non è ancora abbastanza chiaro se Bottas fosse al corrente della strategia interna Mercedes di far si che Hamilton (qualora ne avesse avuto la possibilità) vincesse il gran premio nel caso si fosse trovato in seconda posizione dietro di lui, a giudicare da ciò che il patron della Mercedes Toto Wolff ha dichiarato parrebbe di no, in quanto ha affermato che tale strategia (a malincuore dice...) sia stata già concordata prima della gara, ma poi messa in pratica in modo differente per via di alcuni problemi alle gomme per Lewis Hamilton che hanno convinto loro a correre ai ripari mettendo fra lui e Vettel il finlandese (Bottas), che di fatto dopo aver ceduto la posizione al compagno confidava che la leadership del gran premio venisse lui resa negli ultimi giri, cosa che non è stata fatta per i problemi alle gomme del compagno sopracitate, peccato che a fine gara lo stesso Bottas sia andato a scrutare i pneumatici del compagno di scuderia per verificare personalmente se il problema ci fosse davvero o meno, segno che, a sua insaputa hanno messo nel sacco anche lui, un vero e proprio vilipendio alla sua dignità di persona in primis e pilota poi.

Ora che sia chiara una cosa, le speranze di vittoria del mondiale di Vettel erano già al minimo ancor prima del gran premio di Russia, e sia chiaro anche, come dichiarato in apertura, che Hamilton ha dimostrato di gran lunga di essere il miglior pilota di Formula Uno in circolazione, non che il migliore di questa stagione, questo per dimostrarvi che la mia non è una visione pro Ferrari e contro Mercedes, avrei detto la stessa cosa se fosse accaduta al contrario, precisato ciò, a maggior ragione era davvero necessaria questa "sceneggiata" che ha deluso migliaia di spettatori amanti di questo sport? C'è chi paga per assistere alle battaglie in pista e non certo a queste pagliacciate costruite ad arte per favorire un pilota piuttosto che un altro.

C'è da sottolineare che non è certo il primo episodio del genere che accade nel mondo della Formula Uno, il precedente più clamoroso è quello che avvenne nel Gran Premio d'Austria del 2002, lì Micheal Schumacher "sorpassò" il suo compagno di scuderia Rubens Barrichello a pochi metri dalla linea del traguardo distruggendo all'istante ogni ideale di sportività, lealtà ed etica, come fu da condannare ieri quindi c'è da farlo anche oggi, in quanto episodi del genere gravano pesantemente sulla reale cultura dello sport, sul rispetto di chi lo ama (addetti ai lavori ed appassionati) non che sulla credibilità della Formula Uno stessa, pertanto spero vivamente che simili episodi non si ripetano più per non distruggere ulteriormente lo splendido e leale spettacolo che tale sport è sempre stato capace di offrire.

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