martedì 31 marzo 2020

IL PARADOSSO DELLA LIBERTÀ


Come vi avevo già accennato nel mio articolo di scongelamento del blog, in queste settimane di "lockdown" stiamo assistendo ad un qualcosa che la maggior parte di noi non hanno mai vissuto, la privazione della libertà.

Un evento sicuramente nuovo per molti, per taluni traumatico per altri meno, tuttavia di certo un'assoluta novità. Voglio fare con voi però una riflessione, una sorta di paradosso a cui alcuni di noi hanno sicuramente riflettuto in queste settimane:

Fino a prima di questo sconvolgente evento molti di noi restavano spesso a casa nel tempo libero e/o nei weekend, o quando gli amici ci invitavano a mangiare fuori o a vedere un film al cinema insieme, filosoficamente parlando compivamo una scelta consapevole, applicavamo un concetto di libertà del tutto personale, la libera scelta di non uscire, di restare in casa; eppure oggi in quel restare a casa ci sentiamo legati, ammanettati, privati di quel libero arbitrio che abbiamo sempre considerato quella che il filosofo tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz avrebbe classificato tra le "Verità di ragione", ovvero quei principi fondamentali ed inalienabili tipici dell'universo e che non possono essere contraddetti in alcun modo, principio che oggi vediamo invece messo in stand-by da una "Verità di fatto"(sempre facendo riferimento alla filosofia Leibziana), la quarantena, e che per paradosso appunto ci fa soffrire, quando prima invece ci rendeva sereni.

Dov'è la differenza quindi? E' proprio nella libertà di scelta che oggi ci è impedita per ovvie necessità di contenimento del virus, eppure a casa si stava prima ed a casa si sta oggi, ma con la differenza che prima era una scelta libera, oggi è imposta, ed è qui che meccanicamente il nostro cervello ci porta a soffrirne, in quella privazione del libero arbitrio e di un principio che abbiamo sempre considerato scontato, la LIBERTÀ, e che riscopriremo nelle prossime settimane con occhi totalmente diversi.

lunedì 30 marzo 2020

CE LA FACCIAMO A RESTARE UNITI?

Luca Bizzarri(a sinistra), Gianni Morandi (al centro) e Paolo Kessisoglu(a destra)

Ve lo ricordate Gianni Morandi al Festival di Sanremo di qualche anno fa? aveva un motto, "Stiamo uniti!", e bene, penso che mai come ora questo mantra deve caratterizzare le nostre vite in questi giorni strani, diversi e particolari per tutti; che sia in famiglia, con gli amici, per il proprio paese o quel che sia.

Sui social (in modo particolare Twitter) ogni giorno leggo fiumi di polemiche, critiche, attacchi più o meno frontali e campagne politiche contro l'uno o contro l'altro volte a disunire un popolo
 che in questo momento, a mio modesto avviso, ha bisogno dell'esatto contrario.

Provate a pensare a voi al posto di chi in queste ultime settimane ha dovuto decidere cosa fare, quando, come e perché per contrastare un nemico nuovo, invisibile, infimo. Prendere decisioni drastiche, dovendo ascoltare ventimila campane tra maggioranza, opposizione, unione europea che dice prima si, poi no, ed infine forse..., pensate che le vostre critiche e polemiche siano davvero utili? e pensate davvero che i politici che anche in questo momento di estrema criticità promettono questo e quell'altro sarebbero stati in gradi di fare meglio? lo pensate davvero?

E' un momento difficile per tutti, forse sopratutto per chi deve decidere della vita altrui determinando il futuro di ogni individuo, nel bene e nel male, sperando che le decisioni prese migliorino la situazione.

Ce la facciamo a provare a stare un po' più uniti? non dico tanto, ma un po' di più? proviamoci dai.

domenica 29 marzo 2020

L'UNIONE EUROPEA SI SVEGLI, O FINIRÀ!

Ursula Von der Leyen, Presidente della commissione europea

In questi giorni di piena emergenza per via della pandemia di Coronavirus si sta scrivendo la storia, anche in chiave Unione Europea, che ce ne si renda conto o meno il futuro dell'Europa per come l'abbiamo conosciuta fino ad oggi si gioca in queste settimane e nei prossimi mesi.
Belle parole, sostegno morale e chiacchiere fanno piacere, ma servono azioni concrete, soldi, materiale sanitario ed UN PIANO ECONOMICO PER SOSTENERE QUEL CHE SARÀ. In piccola parte ciò è avvenuto attraverso il momentaneo stop del "Patto di stabilità" che bloccava la possibilità dei singoli paesi di poter spendere oltre una percentuale prestabilita rispetto al proprio debito pubblico, e paesi come Germania, Francia ed Austria hanno sostenuto in parte la fornitura di materiale sanitario necessario al nostro paese, altri no (vedi Repubblica Ceca che ha intascato 1 milione di mascherine destinate al nostro paese), i tedeschi stanno addirittura ospitando alcuni dei nostri malati nei loro ospedali, e ciò è sicuramente encomiabile.
 
Tuttavia i problemi stanno sorgendo sulla visione a lungo termine e cioè sul come fronteggiare nei prossimi mesi la crisi economica che si sta generando, ed è qui che l'Europa si mostra disunita, frantumata, disinteressata ai problemi dell'altro e scollegata dalla realtà, paesi come Austria, Germania e Paesi Bassi si dicono assolutamente contrari ad una condivisione collettiva del debito dei vari paesi in modo che chi è più ricco sostiene chi è più povero, in poche parole CONDIVISIONE.

Ciò che mi chiedo a questo punto è: A COSA SERVE L'EUROPA se non a condividere e sostenersi a vicenda? specialmente in un momento d'emergenza storica come questa? Se ognuno continua a pensare al proprio orticello l'Europa non andrà molto lontano e si sfalderà pezzo dopo pezzo, e le conseguenze potrebbero essere molto più gravi di quel che pensiamo, divisi non si va lontano, ma di fatto non lo siamo già?

sabato 28 marzo 2020

BLOG SCONGELATO


E bene si, ho deciso di scongelare il mio vecchio blog in cui non scrivevo più da parecchio tempo.
Chi mi ha seguito in passato sa che mi occupavo in modo particolare di politica, con qualche punta di sport ed attualità di tanto in tanto, beh voglio tornare a fare lo stesso, ma con una lettura meno giornalistica e più personale, della serie "io vi dico la mia, voi fatemi sapere che ne pensate".

E' chiaro che stiamo vivendo settimane particolari che stanno scrivendo la storia del nostro pianeta, apparentemente in negativo (malati, morti, quarantena), tuttavia vi sono anche dei risvolti positivi che voglio andarvi ad elencare, prendendo il tutto con le pinze ovviamente e considerando che i fattori negativi hanno l'assoluta priorità:

1- INQUINAMENTO

Questo periodo di quarantena, che va da una settimana a qualche mese che quasi tutti i paesi del mondo hanno approvato per scongiurare la diffusione del Coronavirus, ha portato ad una drastica riduzione dei livelli d'inquinamento nel pianeta, con conseguenti benefici sul buco dell'ozono e sui futuri cambiamenti climatici che ne derivano.
Certamente non basterà qualche settimana ed è purtroppo solo una misura accidentale, quando tutto questo sarà finito ricominceremo ad inquinare più di prima buttando tutto alle ortiche.

2- COESIONE SOCIALE

Molti di noi stanno imparando di quanto sia importante l'altro, che siano i propri familiari, gli amici, i parenti o persone sconosciute, anzi forse stiamo imparando (nel bene e nel male) a conoscere meglio chi ci circonda.
L'uomo non può vivere imprescindibilmente da solo, e questo periodo storico ce lo sta sbattendo in faccia a tutti quanti.

3- UNA NUOVA VISIONE DEL MONDO

In parecchi dopo questo evento storico guarderanno il proprio mondo con occhi diversi, anche nelle piccole realtà di provincia di ogni giorno.
Quando prima nei weekend si restava a casa ora non si vedrà l'ora di uscire; quando prima la LIBERTÀ era un qualcosa di scontato, ora sarà una conquista giornaliera.

4- UNA NUOVA POLITICA?

Il punto interrogativo è voluto, perché sinceramente non sono così sicuro che questo cambierà, tuttavia dovrà farlo inevitabilmente se si vuole continuare con un mondo democratico e socialmente coeso.
Patto di stabilità, austerity, debito pubblico, dovranno essere tutte fattispecie che andranno radicalmente riconsiderate in luce del cambiamento globale al quale siamo infausti protagonisti.

Cari lettori, stiamo vivendo un periodo storico epocale, tipo l'epidemia di peste del '600 o il tempo delle grandi delle guerre mondiali, o ancora per tornar parecchio indietro la caduta del meteorite sulla terra nel giurassico; siamo davvero protagonisti di un evento che scriverà la storia del nostro pianeta, ed al quale speriamo tutti di poterlo raccontare domani, magari da persone migliori (magari...).

BENVENUTI SUL MIO NUOVO BLOG

Ed eccomi qui, come promesso, sul mio nuovo blog, blog che come vedete ha semplicemente il mio nome, vi starete chiedendo il perchè, gius...