lunedì 28 maggio 2018

[POLITICA] COSA E' SUCCESSO IERI, SPIEGATO SEMPLICE

sergio mattarella
In foto Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana,
qui durante il discorso di ieri per spiegare le motivazioni del rifiuto al governo Conte

Il tutto è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, quando, dopo la convocazione del Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte al Quirinale, si è intuito che quest'ultimo non avrebbe ricevuto il lasciapassare per dare il via al governo giallo-verde, frutto dell'alleanza Lega-Cinquestelle, perchè è accaduto questo?

La spiegazione è presto detta:

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ritenuto imprudente e dannosa per il paese la scelta di Paolo Savona come Ministro dell'Economia e Finanze, in quanto controcorrente ad una politica europeista e pro moneta unica, le posizioni di Savona infatti sono sempre state ipercritiche nei confronti dell'unione europea e della sua moneta, l'Euro, e, tali posizioni estreme hanno convinto il Presidente della Repubblica a declinare la proposta di Conte (su indicazione di Salvini e Di Maio) d'imporre il nome di Savona come unica scelta per tale ministero, nonostante la totale disponibilità di Mattarella a vagliare altri nomi ed accettarli senza troppe remore.

Quindi di chi è la colpa del mancato governo? di Salvini e Di Maio nel voler imporre ad ogni costo un ministro poco congeniale al Presidente, o di Mattarella in un eccesso di timore per la scelta di Paolo Savona in un ruolo chiave come il Ministero dell'Economia?

Prima di provare a darvi una risposta, vi cito l'Articolo 92 della Costituzione, la stessa Costituzione tanto difesa dai leghisti, dai pentastellati e dagli italiani nel famoso referendum del 4 Dicembre, la cui sconfitta del SI portò alle dimissioni di Renzi da Presidente del Consiglio:

Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei Ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri.
Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri.

E bene, è pur vero che da sempre vi è una disputa tra i costituzionalisti su come interpretare tale articolo, è il Presidente del Consiglio scelto dal Presidente della Repubblica a scegliere e imporre i ministri, oppure è il Presidente della Repubblica a dover avere l'ultima parola al riguardo? E bene, la maggior parte degli esperti di diritto optano per la seconda opzione, ed infatti vi sono dei precedenti significativi:

Il veto di Pertini a Cossiga per la nomina di Clelio Dereda come Ministro della Difesa, correva l'anno 1979;

Scalfaro impone a Silvio Berlusconi, al suo primo mandato, di cambiare Cesare Previti al Ministero della Giustizia, il cavaliere sposterà lo stesso alla difesa nominando Alfredo Biondi, era il 1994;


Sempre governo Berlusconi, il cavaliere sceglie Roberto Maroni alla Giustizia, Ciampi ne impone il cambio per via dei processi a carico dell'allora senatore leghista.


Storia recente infine è il veto di Napolitano alla nomina di Gratteri alla Giustizia nel primo governo Renzi, quest'ultimo virò quindi su Orlando.


E' quindi chiaro come il Presidente della Repubblica può chiaramente porre un limite alla nomina dei ministri da parte del Presidente del Consiglio da lui scelto, è una procedura rara certo, ma indispensabile nel caso di scelte dubbie, poco garantiste, o addirittura deleterie per il paese, fattispecie, quest'ultima,  che si è verificata ieri con il caso Savona.


Per cui è lecito parlare di golpe di Mattarella?è giusto dichiarare Mattarella come un nemico della Repubblica?E' plausibile sentir parlare di impeachment?
Assolutamente no! Il Presidente della Repubblica è lì per garantire il rispetto della Costituzione(ripeto, fino a ieri tanto cara agli italiani quando Renzi ha tentato di modificarla ed oggi insultata come un limite alla democrazia) ed impedire derive autoritarie e pericolose per il Paese.
Inoltre se davvero Di Maio, e sopratutto Salvini (e tra poco vi spiego perchè) volevano far nascere questo governo, perchè non "accontentare" i "capricci" di Mattarella e scegliere un nome alternativo, sempre a loro congeniale, a cui il Presidente della Repubblica è stato sempre aperto e disponibile?


Salvini Di Maio
Matteo Salvini(a sinistra) e Luigi di Maio(a destra)
Il perchè ve lo spiego subito, riguardo Di Maio la risposta è semplice, è un bacucco, ha abboccato a l'amo di Berlusconi e Salvini, quale amo?Questo:

1) Berlusconi Silvio, da un giorno a l'altro si fa da parte, lasciando a Salvini Matteo il via libera per allearsi con i cinque stelle, così senza un perchè, "per il bene del paese" dice, da un giorno a l'altro si fa da parte quando fino a poche ore prima l'intera alleanza di centro-destra pareva indistruttibile, non vi sembra strano?

2) Appena due giorni dopo tale dichiarazione Berlusconi viene assolto dalla Corte Europea e torna ricandidabile, coincidenze?

3) Salvini in accordo con i cinquestelle propongono un nome nuovo nella scena politica come Presidente del Consiglio, un nome che fino al giorno prima nessuno conosceva, un certo Giuseppe Conte, uomo al di fuori di ogni scenario partitico, persona che chiaramente non conosce gli ambienti della politica e quindi facilmente malleabile e manovrabile, sospetto...

4) A Conte viene imposto di non trattare assolutamente con Mattarella riguardo la scelta dei ministri, in particolare su un nome che è stato al centro dell'attenzione fin da subito, e bollato come ad alto rischio di veto da parte di Mattarella, Paolo Savona, veto che è infatti arrivato.

E se Berlusconi e Salvini fossero d'accordo? e se, su idea del cavaliere Salvini avesse finto quest'alleanza con i grillini per poi schiantarsi assieme contro il muro del Quirinale?un muro che Berlusconi e Salvini hanno costruito appositamente per andarci a sbattere, ma a che pro direte voi?

Signori, il fallimento della nascita del governo giallo-verde vuol dire una sola cosa, ELEZIONI DOPO L'ESTATE, e chi ha vinto le elezioni il 4 marzo?IL CENTRODESTRA! E cosa avverrà ora se non riformare la legge elettorale in modo da garantire a chi arriva primo alle prossime elezioni di governare da solo?E chi è il partito o la coalizione favorita per la vittoria?IL CENTRODESTRA!
Berlusconi è scaltro, sveglio, furbo e capace di architettare un piano del genere?Assolutissimamente si! Tutto torna, il cerchio si è chiuso, un piano malefico, a tratti fin troppo complottistico, ma geniale! Ve la sentite di metterci la mano sul fuoco e decretare che tutto questo è pura follia?

Così facendo porterebbe una valanga di voti a destra, Lega in primis, ma anche lo stesso Berlusconi potrebbe guadagnare voti, ed il distacco tra centrodestra e cinquestelle è troppo ampio per essere colmato alle prossime elezioni, con questo cavallo di Troia quindi il centrodestra:

1) Avrebbe indebolito la figura del Presidente della Repubblica;

2) Fatto perdere ulteriori voti al Partito Democratico, che ovviamente si sarebbe schierato dalla parte della democrazia e del Presidente e andando contro "il volere del popolo";

3) Fatto fessi i cinquestelle, lasciandoli illudere di poter davvero costruire un governo con la Lega, quando in realtà è stata tutta una mirabile messa in scena.

E guarda caso, pare che Forza Italia negherà la fiducia al nuovo Presidente del Consiglio incaricato Carlo Cottarelli, che così non avrebbe i numeri per la fiducia ad un governo tecnico, ergo elezioni vicine.

Da qui a Settembre/Ottobre vedremo se questa teoria fantascientifica si tramuterà in realtà...

sabato 26 maggio 2018

[SPORT] L'IMPRESA DI FROOME CHE CAMBIA LA STORIA

Chris Froome
In foto, Chris Froome, vincitore della 18a tappa del Giro d'Italia 2018

Non riesco proprio ad esimermi dal commentare la titanica impresa compiuta ieri da Christopher Froome al Giro d'Italia, una cavalcata solitaria di ottanta e più chilometri che lo ha portato a distruggere completamente gli avversari e a prendersi la vetta della classifica della corsa rosa.

Sembra qualcosa di semplice e scontato per un corridore come lui, chi segue il ciclismo conosce il suo talento, le sue vittorie, il suo palmares, ma in questo giro Chris Froome (e ieri in modo particolare) ha forse definitivamente cambiato il suo modo di correre, il suo modo d'interpretare il ciclismo, il suo modo di entusiasmare chi lo guarda, il suo modo di vincere, il suo modo di farsi amare dal mondo.

Dovete sapere che Froome (per chi non segue il ciclismo) ha vinto davvero tanto in carriera, ma mai, mai come ieri ha portato dalla sua parte migliaia di appassionati di questo sport,anche chi lo ha sempre denigrato, poco apprezzato, mai amato (ed io sono uno di questi) per via del suo noioso modo di interpretare le gare: mai sui pedali, mai un attacco degno di questo nome, sempre portato su dai suoi compagni di squadra, con lui che seguiva a ruota e che poi, nei chilometri finali con una delle sue "frullate"(a livello di corsa, potremmo definire "frullate" una sorta di marcia veloce) staccava gli avversari e andava a vincere Giro d'Italia, Tour de France, Vuelta d'Espana, e qualsiasi altra corsa avesse intenzione di portarsi a casa, lasciando però gli addetti del settore mai paghi, mai esaltati dalle sue vittorie, ma ieri, ieri è stato tutto completamente diverso, inusuale, epico, storico, ieri Froome ha portato dalla sua tutti(o quasi), ha esaltato il pubblico sulle strade e da casa volando tra le alture alpine, guadagnando minuti su minuti ai suoi avversari, roba che non si vedeva dai tempi di Merckx, Hinault, Indurain, Pantani...qualcosa che gli appassionati di ciclismo aspettavano da tanto, troppo tempo.

L'impresa di ieri scaccia anche i pensieri oscuri riguardo la sua positività al doping, sapete, è una vicenda complicata e non semplice da risolvere, Froome è asmatico, e spesso e volentieri è costretto ad assumere medicinali "speciali" che gli permettono di correre senza troppi problemi di respirazione, ed uno di questi medicinali (il Ventolin, contenente Salbutamolo) è sotto investigazione per favorire le prestazioni sportive, per questo motivo Froome partecipa a questo giro sub-judice, ma è possibile considerare doping l'assunzione di medicinali necessari per il benessere della propria salute? anche se questi migliorano le prestazioni sportive?E' questo il nodo che l'organizzazione internazionale di ciclismo dovrà sciogliere(e forse, ha già aspettato tanto a dare una risposta), nel frattempo però godiamoci l'orgasmo plurimo che Chris Froome ci ha regalato ieri dopo anni di astinenza totale, scrivendo una pagina che resterà nella storia del ciclismo e dello sport in generale.

martedì 22 maggio 2018

EUROVISION, ISRAELE HA VINTO , ED ORA CHE SI FA?

(In foto Netta Barzilai, colei che ha portato Israele a vincere il suo terzo Eurovision)

Israele ha vinto l'Eurovision Song Contest 2018 con il brano Toy, e questo è un dato di fatto, ora c'è da discutere su cosa accadrà d'ora in avanti, se il prossimo Eurofestival si terrà davvero in Israele(probabilmente si), ed in quale situazione sociale e politica il carrozzone eurovisivo sbarcherà in medio-oriente.

Nelle prime ore successive alla vittoria Israeliana sono già circolate le prime notizie di possibili boicottaggi riguardo la partecipazione di alcuni paesi alla prossima edizione, su tutti l'Islanda ad esempio che ha raccolto ben ventiduemila firme in favore della causa di boicottaggio della manifestazione, l'emittente televisiva nazionale islandese ha affermato che sta valutando il da farsi e che la loro partecipazione non è affatto certa, stesso discorso vale per l'Irlanda, tuttavia in quest ultimo caso il tutto è limitato ad un timido appello del sindaco di Dublino che ha invitato la televisione irlandese RTE a valutare il ritiro per la prossima edizione, e siamo certi che nei prossimi giorni usciranno altri articoli del genere provenienti da altre nazioni.

Ma perchè sta avvenendo tutto questo?E' giusto politicizzare un semplice contest musicale?E' lecito boicottare una manifestazione canora per scelte politiche non condivise?il buon senso direbbe di no, ma di certo il conflitto tra Israele e Palestina non può(e non deve) passare inosservato come se nulla fosse, specie in questi giorni, dal 15 Maggio infatti (giorno della Nakba, che tradotto significa giorno della catastrofe, ovvero il giorno successivo alla proclamazione dello stato d'Israele nel 1948) migliaia di palestinesi e filo-palestinesi si sono radunati a Gaza, in Cisgiordania ed altri territori di confine per manifestare contro Israele, gli inevitabili scontri hanno portato a decine di morti e centinaia di feriti.

Ora, è impossibile riscrivere la storia del conflitto israelo-palestinese in un solo articolo, ma provo a riassumervi brevemente(per chi non lo sapesse) cosa accadde e cosa sta accadendo:

Erano i primi anni venti quando la Palestina, all'epoca sotto l'Impero Ottomano ma gestito dalle forze militari britanniche in quel momento, è stata da sempre obiettivo di conquista dei sionisti che hanno considerato quelle terre come territorio del popolo ebraico(Terra Santa appunto), mentre il popolo palestinese che ci viveva da sempre la riteneva terra araba, la stessa opinione riguardava anche i paesi confinanti e filo-arabi quali Egitto, Giordania, Arabia Saudita, etc...

Ma è già dal 1928 che l'arrivo di sempre più numerosi ebrei in territorio palestinese ha portato alla nascita di conflitti interni tra ebrei e arabi, il tutto ebbe la sua escalation nel Maggio del 1948 quando venne ufficialmente proclamato lo stato d'Israele con l'appoggio della Gran Bretagna e dell'ONU, spacchettando di fatto il territorio palestinese.

Il popolo palestinese non si è mai dimostrato disponibile a tale "ospitalità" generando di fatto numerosi conflitti negli anni a venire, conflitti che hanno visto Israele quasi sempre trionfare(grazie ad un esercito forte e all'appoggio dei paesi ONU) e portare progressivamente via territori alla Palestina, fino a renderla quasi inesistente, tale progressione territoriale israeliana ha portato quasi settecentocinquantamila palestinesi a dover abbandonare le proprie terre e a rifugiarsi all'estero, in particolare in Libano ed Egitto.

Il punto di svolta si ha nel 1967, ovvero quando sia Israele che l'ONU si rendono conto di non poter sottovalutare l'identità e la resistenza palestinese, si apre quindi un trattato in cui viene assegnato ad Israele quasi il 70% del territorio conteso e alla Palestina il restante 30%, quest'ultima rifiuta ogni trattativa generando così un nuovo conflitto che vede nuovamente Israele vincitore e alla quasi cancellazione della Palestina, quest'ultimo conflitto ha fatto storcere il muso anche all'ONU stesso decretando di fatto la fine di ogni tentativo di mediazione.

Alla Palestina a questo punto non resta altro che Gaza ed alcuni lembi di terra sparsi qui e là, ed inasprisce la propria ribellione attraverso una "politica" militare terroristica guidata dal famoso gruppo terroristico di Hamas, la cronaca recente è pregna degli attentati suicidi da parte di palestinesi in territorio israeliano, scelta che ha portato chiaramente la comunità internazionale a bollare il popolo palestinese come un popolo di terroristi e non meritevole di attenzione e rispetto.

Il punto da analizzare è però il seguente, quanto un popolo può sopportare l'annientamento della propria identità senza "bullizzarsi"? Quanto un popolo può provare a resistere pacificamente contro una potenza militare e politica assai superiore alla propria? E' chiaro come quindi la rabbia del popolo palestinese si è trasformata dall'orgoglio nazionale, dalla difesa della propria identità ad odio contro un altro popolo che ha trionfato nell'oppressione del proprio, il che non giustifica certo ogni forma di attentato alla vita altrui, ma la spiega, la racconta, mostra l'evoluzione antropologica che ha portato oggi parte del popolo palestinese ad agire in questo modo.

Concludendo quindi, l'Eurovision in Israele sarà tranquillo, sicuro, pacifico e gioviale, ciò che resta alla coscienza di ognuno è se volervi prender parte o meno, se accettare ciò che Israele è e ha deciso di essere o meno, se approvare (o ignorare) ciò che Israele politicamente è e decide di essere, e nulla più...ad ognuno di voi la sua scelta.

giovedì 17 maggio 2018

[ATTUALITA'] VE LO SPIEGO IO COS E' L'OMOFOBIA


Oggi è il 17 Maggio, e per molti è un giorno come tanti, per altri invece è un giorno speciale, e deve diventare tale per tutti, perchè? Perchè il 17 Maggio è la GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA, LA BIFOBIA E LA TRANSFOBIA, non che ogni forma di discriminazione verso il mondo Lgbtq...

Per molti l'omofobia è un problema minore, quasi di nicchia, un problema che in realtà non esiste, non è importante, e bene, provate per un giorno ad essere gay, lesbica, bisessuale o transessuale, provate a vivere la vita da una prospettiva diversa e vedrete di come effettivamente il problema c'è, ed è molto grave.

Vedete, molti di voi pensano che essere gay, lesbica, bisessuale o cambiare sesso sia una scelta di vita, come diventare vegetariani o decidere dove andare in vacanza la prossima estate, beh non è proprio così.

Gay, lesbiche, bisessuali si nasce, è un cammino progressivo della vita in cui chi prima e chi dopo prende coscienza di ciò che è, e decide se vivere la propria vita liberamente per ciò che è oppure nascondersi, reprimersi e vivere una vita a metà, così come la maggior parte della società vorrebbe, quella società che condanna chi sente di amare un uomo come lui, una donna come lei, o chi è capace d'innamorarsi di una persona a prescindere dal sesso o che quando si vede allo specchio si vede intrappolato in un corpo che non sente proprio.

Cosa c'è di male nel voler amare qualcuno?Quando la società comprenderà che non c'è nulla di sbagliato nell'amare qualcun altro a prescindere che sia un uomo, una donna o qualsiasi altra forma che ognuno sente di essere?

E bene, è in giornate come queste che è necessario riflettere, per capire come l'essere gay, lesbica, bisessuale o transessuale(o qualsiasi altra forma) altro non è che una forma d'amore alternativa a quella definita "normale", tradizionale, standard, o come diavolo altro volete definire l'unione affettiva tra un uomo e una donna.

L'omofobia è un problema grave che condanna ogni forma di affettività diversa da quella standard, e la cosa più preoccupante è il rifiuto, la repressione e la condanna da parte delle famiglie stesse, nei confronti dei figli ad esempio, incolpando se stessi o qualcun altro per questa "devianza", quando in realtà non vi è nessuna colpa, e quindi nessun reato!

E per questo che oggi come non mai è necessario instaurare un cammino sociale e culturale verso l'educazione alla diversità in ogni sua forma, a partire dalla scuola, per educare specialmente i più giovani ad una società libera, aperta, multiculturale che basa le proprie radici nel rispetto reciproco.

Omofobia è costringere qualcuno ad essere diverso da ciò che è, è condannare, è vessare, è reprimere se stessi violentando l'anima di chi invece ha il coraggio di volare, omofobia è spesso prendersi in giro, omofobia è chiusura mentale, omofobia è contraria ai valori cristiani dell'amicizia e della fratellanza, omofobia deve essere una parola da sconfiggere, da debellare, per permettere a tutti di sentirsi nel suo mondo.

Che tu sia etero, gay, lesbica, transessuale o ciò che ti senti di essere, lotta per l'uguaglianza! Lotta per avere leggi contro l'omofobia, lotta per far si che in questo paese ognuno si senta libero di essere se stesso, senza più paure...

lunedì 14 maggio 2018

QUESTO E' IL MIO EUROVISION!

Quale miglior motivo per tornare a scrivere se non descrivere questa mia nuova emozionante esperienza, quale?
ma l'Eurovision Song Contest ovviamente, quest'anno si è tenuto a Lisbona (in Portogallo) da l'8 al 12 Maggio.

Seguo l'Eurovision (solo) dal 2011, ovvero da quando l'Italia è tornata in gara (l'ultima volta era stata nel 1997 con gli Jalisse), il tutto è nato grazie ad un vecchio amico italo-sloveno che mi parlava di questa rassegna canora un pò "particolare" e della possibilità che il nostro paese tornasse finalmente a parteciparvi, e per fortuna questa possibilità si è trasformata in realtà ed ha permesso all'Italia e agli italiani di scoprire questo enorme carrozzone chiamato Eurovision.

(Sulla sinistra io insieme a Fabrizio Moro all'Eurovillage, posto in Placa do Commercio durante la rassegna, sulla destra io con Ermal Meta)
Ma dovete sapere che l'Eurovision non è solo un festival musicale, è molto molto altro, anzi forse soprattutto altro...
E' condivisione di se stessi con il resto del mondo, è l'essere completamente te stesso senza paure, è fratellanza, unione, affetto, amore in ogni sua forma, è passione, è amicizia, è un esplosione di emozioni concentrata in una sola settimana! E' totale libertà!
Ho reso l'idea delle sensazioni che si provano ad essere lì?
E' un qualcosa di unico nella vita e che probabilmente non è possibile trovare da nessun'altra parte.

Ovviamente intorno l'Eurovision c'è anche un paese da scoprire, da toccare, da respirare (e nel caso del Portogallo respirare il vento oceanico è stato come abbracciare e accogliere il mondo dentro di se), un paese da amare, apprezzare, comprendere e condividere con amici e parenti quando si torna a casa.

E poi c'è ovviamente la musica, essere lì in piedi, in Arena, con accanto spagnoli, portoghesi, danesi, inglesi, peruviani, colombiani(eh si ci sono anche eurofan di paesi completamente extraeuropei) finlandesi ed altre migliaia di persone di altri cento e più paesi, e gioire insieme, abbracciarsi, urlare, parlare, conoscersi, è qualcosa di fantastico e mai provato prima.

Questo è stato il mio Eurovision! Obrigado Portugal, obrigado Alvaro, obrigado Shòta, Obrigado a tutti coloro che hanno voluto che io entrassi nella loro vita, anche solo per un attimo, ed ovviamente un enorme grazie a tutti gli amici di OGAE ITALY, il fan club italiano dell'Eurovision (l'unico e l'originale).

BENVENUTI SUL MIO NUOVO BLOG

Ed eccomi qui, come promesso, sul mio nuovo blog, blog che come vedete ha semplicemente il mio nome, vi starete chiedendo il perchè, gius...