martedì 10 luglio 2018

[POLITICA] TRUMP E LE ULTIME NOVITA'

Ed eccomi qui, come promesso, ad informarvi circa le novità degli ultimi mesi che hanno coinvolto il Presidente degli Stati Uniti d'America Donald J.Trump (e quindi tutto il mondo), vado a riepilogarvi di seguito i tre punti principali che affronterò in quest'articolo in una sorta di saga in tre capitoli:

1) DONALD TRUMP E L'INCONTRO CON KIM

2) DONALD TRUMP E I DAZI SUL RESTO DEL MONDO

3) DONALD TRUMP E LA CORTE SUPREMA

(Ogni riferimento alla saga di Harry Potter è puramente voluto)

Trump e Kim
Kim Jong Un(Presidente della Corea del Nord e Donald J.Trump
(Presidente degli Stati Uniti d'America) durante il loro strorico
incontro avvenuto a Singapore il Giugno scorso.
Bene, partiamo dal primo capitolo della saga, Donald Trump e l'incontro con Kim, avvenuto a Singapore nel mese di Giugno.
Un incontro (e relativo accordo) storico che per i più filo trumpiani ha scongiurato una guerra nucleare, per gli altri trattasi di un accordo diplomatico di rilevanza comunque notevole, tuttavia i contenuti dello stesso non sono chiarissimi, ed oltre ad un impegno di Kim verso la denuclearizzazione del suo paese (nell'accordo non è assolutamente indicato entro quando) non vi è molto altro, ma di certo è un enorme successo diplomatico del Presidente americano che in pochi mesi è riuscito a passare dalla Corea del Nord come una minaccia per la vita sul pianeta ad una Corea non amica, ma almeno non nemica del mondo, solo i prossimi mesi però potranno darci maggiori indicazioni sulla reale efficacia di questo accordo.

Trump dazi
Il Presidente degli Stati Uniti Donald J.Trump mostra il decreto
da lui firmato riguardo l'imposizione di dazi per l'importazione
di acciaio ed alluminio negli Stati Uniti.
Proseguiamo la saga con un capitolo dolente, Donald Trump ed i dazi sul mondo;

Il Presidente Americano infatti (come da relative minacce nei mesi scorsi) è passato ai fatti riguardo l'imposizione di dazi relativi l'importazione di acciaio ed alluminio da paesi stranieri, su tutti Canada, Cina ed Unione Europea, 10% sull'alluminio ed addirittura il 25% sull'acciaio, questo per favorire l'industria siderurgica interna, tuttavia Trump ha aperto a delle "eccezioni", ad esempio per Canada, Messico e tutti quei paesi che si dichiareranno "amichevoli", ma cosa intende il caro Trump per amichevoli? Beh, riguardo Canada e Messico significa che, se i due paesi nordamericani stringessero con gli States un accordo Nafta favorevole (accordi interregionali per il libero scambio di merci) a Washington, potrebbero godere di agevolazioni in tal senso (ma il condizionale è d'obbligo quando si tratta del caro Donald), riguardo l'Europa vale più o meno lo stesso discorso, nel senso che Trump punterebbe a stringere singoli accordi con i vari paesi membri che esportano tali merci nel suo paese, ad esempio potrebbe imporre dazi più alti a paesi che si dimostreranno a lui ostili (Germania?, Francia?), mentre favorirne altri (Regno Unito?), il problema però sorge per i paesi stessi, che, se accettassero le agevolazioni sui dazi violerebbero il diritto comunitario dell'Unione Europea volto proprio ad uniformare la tassazione sul libero scambio interno ed esterno l'UE, il Regno Unito tuttavia potrebbe beneficiarne (una volta che sarà definitivamente fuori dall'Unione) trattando con la stessa la possibilità di poter stringere un accordo simile durante le trattative per la Brexit, ma difficile che l'Europa agevoli tale operazione.

Trump corte suprema
Brett Kavanaugh(a sinistra) e Donald J.Trump(a destra)
Ed infine, il terzo capitolo, quello relativo a Donald Trump e la Corte Suprema, pagina molto rilevante per quanto riguarda la politica interna.

La Corte Suprema (in soldoni) è colei che da il lasciapassare o meno riguardo molte riforme strutturali, quali ad esempio quelle riguardanti la giustizia, la sanità e l'economia, e bene, uno dei giudici progressisti della Corte è andato in pensione, e Trump (con il successivo avvallo del Senato) ha facoltà di sceglierne il successore, e bene ha scelto un conservatore ovviamente, un certo Brett Kavanaugh, un uomo che sarà sicuramente a lui congeniale, pertanto (dettaglio non di poco conto) Trump ora dovrebbe avere una resistenza assai minore in tal senso e potrebbe avviare riforme strutturali notevoli, sempre che, ovviamente le prossime elezioni parziali concedano ulteriore consenso ai Repubblicani, ma di questo ne parleremo a tempo debito.

CONCLUSIONI

Insomma si, per concludere è giusto affermare che il nostro amato Donald J. Trump non se ne è certo rimasto in panciolle negli ultimi mesi e che si è dato parecchio da fare, tanto in politica estera quanto in politica interna, e che, nonostante il suo consenso resti piuttosto basso, fino ad oggi il suo "lavoro" alla Casa Bianca lo ritengo personalmente superiore alle aspettative(che erano piuttosto basse, parecchio basse), in fondo gli Stati Uniti sono ancora lì, nessuna nuova guerra è esplosa (anzi, pare ne abbia evitata una) e l'unione di stati a stelle e strisce mantiene ancora il controllo del potere mondiale, in particolare economico, e la nuova stretta sui dazi ne sono la testimonianza, con Trump che, volente o nolente, ha il coltello dalla parte del manico.

Tornerò ad aggiornarvi su Trump fra qualche mese, non appena combinerà qualcos'altro d'interessante, nel frattempo come sapete il blog non si occupa solo del presidente biondo che fa impazzire il mondo (e no, non sto parlando del Crodino), ma di molto altro, per cui continuate a seguirmi assiduamente, mi raccomando.

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