lunedì 28 agosto 2017

DAVVERO FCA VUOLE VENDERE?

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Simbolo della FCA - Fiat Chrysler Automobiles

Nei giorni scorsi si sono rincorsi numerosi rumours circa la possibile cessione di FCA al gruppo cinese Great Wall, ma quanto c'è di vero in tutto questo?proverò a spiegarvelo brevemente qui.

Che l'alta dirigenza FCA sembra intenzionata a vendere da qui al 2019 è cosa certa, tuttavia è il come e a chi a lasciare ancora numerose perplessità e insicurezze, in quanto vendere un'azienda automobilistica non è proprio come vendere una bicicletta su Subito.it, richiede attenzione, accordi sindacali, mediazioni statali, non che sicurezze sui progetti e sui lavori futuri tra venditore ed acquirente, quindi FCA ha si intenzione di farlo, ma con cautela e nel seguente modo:

Il primo passo è spacchettare il gruppo, FCA è composto da vari marchi che prima erano indipendenti ed ora appartengono al gruppo, questi sono: Fiat, Chrysler, Dodge, Jeep, Alfa Romeo e Maserati, non che altre aziende del settore quali Magneti Marelli, Comau, etc..., una volta spacchettato il tutto l'intenzione è quella di vendere singoli marchi, Jeep ed Alfa Romeo sembrano essere i maggiori indiziati, soprattutto il primo, che al momento, è quello che rende maggiori guadagni all'azienda di Marchionne e che quindi ha il maggiore appeal, non che ricavo in caso di vendita sul mercato internazionale, sul fronte componentistica stesso discorso va fatto per Magneti Marelli.

Per quanto riguarda gli altri marchi tutto è più complicato, l'intenzione di FCA sarebbe quella di tenere Fiat, Chrysler, Dodge e Maserati(per quanto riguarda l'alta gamma), rendendo quest'ultima scorporata dall'azienda (come è già per Ferrari ad esempio) e trovare con le tre rimanenti un alleato, uno su tutti General Motors, questo in modo da concorrere uniti contro la concorrenza di Volkswagen e Toyota.

A parole sembra semplice, a fatti lo è molto meno, come detto per poter vendere, sindacati, stati e lavoratori vorranno le giuste garanzie di continuità lavorativa, di scongiurare per quanto possibile una delocalizzazione (è presumibile che un' azienda cinese che ne acquista una europea vorrà trasferire parte delle fabbriche nel proprio paese) e garantire una progettazione valida a lungo termine, ed il tutto richiede mesi, se non anni di trattative e accordi bilaterali, cosa che quindi richiede molto tempo, inoltre basti solo pensare a Trump, lascerebbe che le fabbriche americane di FCA passassero in mano cinese?la domanda è ovviamente retorica..., ecco perchè nel caso se ne parlerebbe fra 3 anni, dopo la presumibile elezione di un nuovo presidente, magari più morbido su questo fronte.

Ecco perchè se ne parla fin da oggi, perchè l'intenzione sicuramente c'è, ed iniziare a sondare il terreno dei possibili acquirenti, potrebbe, sin da ora, dare inizio a questi lunghi processi di mediazione, in modo da giungere nel biennio 2019/2020 ad un passaggio di proprietà.

Tuttavia al momento FCA ha smentito tutto, anzi, ha ribadito che per ora non ha nessun intenzione di vendere, che è concentrata sulle produzioni attuali, ma, queste voci, hanno comunque fatto lievitare il titolo in borsa di parecchi punti, sia in Italia che negli Stati Uniti, stesso discorso per "The Great Wall", anch'essa lievitata  nei mercati asiatici, segno che, una possibile acquisizione sarebbe vista di buon occhio dai mercati.

La domanda che mi sorge è, FCA ha fatto grandissimi investimenti negli ultimi anni, vedi negli stabilimenti di Melfi (dove si producono Jeep Renegade e Fiat 500X), Termoli (dove sono stati messi in produzione i nuovi motori di alta cilindrata) e Cassino, dove si è iniziato a produrre da qualche mese l'Alfa Romeo Giulia e il nuovo Suv Stelvio, perchè vendere quindi?perchè avviare dei progetti ambiziosi con investimenti cospicui per poi lasciare il tutto ad altri? questo è l'unico dilemma che spinge i più scettici a pensare che forse tutto rimarrà come è, ma Marchionne a fine 2018 lascerà, e quindi tutto potrebbe davvero cambiare...

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