giovedì 24 agosto 2017

COME SE LA STA PASSANDO TRUMP?

Trump
Donald Trump, XLIII Presidente degli Stati Uniti D'America
E' da parecchio tempo che non parlo di Trump, anzi, è da parecchio che non parlavo di nulla sul blog, e la cosa non andava affatto bene, per questo oggi, preso da una voglia irrefrenabile torno a farlo, cercando di fare il punto su quale sia la situazione attuale del Presidente degli Stati Uniti d'America, in special modo rispetto agli ultimi avvenimenti.
Allora, da dove cominciare?partiamo dai fatti più recenti, le proteste tra razzisti e antirazzisti di Charlottesville, che poi si sono espanse in tutto il paese.

PERCHE' LO SVILUPPO DI PROTESTE DEL GENERE?

Dovete sapere che nel sud-est dell'America, in stati come la Carolina, il Virginia, la Georgia, etc... sono presenti statue di condottieri che, durante la guerra di secessione hanno combattuto contro neri, ebrei ed ogni qual sorta di minoranza, a favore della supremazia bianca, eroi nazionali di un tempo, che, in questi stati, taluni (a dire il vero molti) ritiene ancora tali, con analoghe idee e modi di vivere.
La decisione da parte di alcuni amministratori e senatori locali di eliminare tali emblemi ha scatenato polemiche e manifestazioni, in particolare da parte di gruppi filo nazisti, fascisti, xenofobi e razzisti, ai quali hanno fatto seguito le rappresaglie delle fazioni a loro antagoniste, quindi anti nazisti, fascisti, etc... creando scontri, tensioni, anche a colpi di arma da fuoco, fino a sfociare in un vero e proprio atto terroristico in cui un manifestazione filo razzista ha investito con la propria auto svariati manifestanti delle fazioni antagoniste, ferendone una decina e uccidendo una donna.

Ora mi direte, cosa centra tutto ciò con Donald J.Trump? beh, essendo il Presidente degli Stati Uniti d'America ha dovuto chiaramente prendere una posizione e cercare una mediazione, esprimere una condanna, o comunque avere una reazione al riguardo, e quindi? e quindi c'è che non lo ha fatto, non subito almeno, lasciando che gli scontri proseguissero e si allargassero a macchia di leopardo, solo qualche giorno dopo finalmente il primo discorso al riguardo, discorso che, tuttavia, condannava si gli scontri ma accusando sia l'una che l'altra parte, e senza un minimo accenno di condanna verso chi manifestava, anche in modo violento con magliette inneggianti l'olocausto, esaltanti la figura di Hitler o con la mano tesa verso l'alto.

E' giusto quindi che un Presidente di uno stato democratico (il più potente e influente del mondo?) non condanni tali manifestazioni?anzi, amalgama manifestanti filo nazisti e anti nazisti mettendoli in pratica sullo stesso piano?chiaramente no, già da qui molti alti rappresentanti Repubblicani si sono detti delusi dalle parole del Presidente Trump, tra questi Ted Cruz, candidato alle primarie nelle scorse elezioni.

Ma non è finita qui, nei giorni successivi Trump ha fatto dichiarazioni, non esplicite ma comunque significative in tal senso, che lo hanno visto favorevole alle manifestazioni anti naziste partite da Charlottesville, ed inoltre contrario all'abbattimento di tali emblemi, in quanto "espressione della storia e della cultura americana"(parole sue), il tutto è stato poi ritrattato dalla Casa Bianca con un tweet, ma troppo tardi, l'ennesima frittata era già bella che bruciata.

TRUMP HA QUINDI LE ORE CONTATE? NO, MA...

Può tutto questo far vacillare la poltrona della stanza ovale?chiaramente no, ma aumenta la percentuale del rischio che ciò avvenga fra qualche mese o anno, insomma prima della scadenza naturale del mandato, tutto ciò si va a sommare al Russiagate, le cui indagini proseguono e dovrebbero garantire scintille da un momento all'altro, inoltre la squadra di governo di Trump si sfalda di mese in mese, ultimo abbandono (ufficialmente per decisione consensuale, praticamente no) quello di Shaun Bannon, il famoso braccio destro di Trump (e destro non solo in senso figurativo, ma anche la direzione politica del personaggio, e direi anche estrema), anche lui praticamente defenestrato in quanto non più in sintonia con la politica (specie internazionale) intrapresa dal "tycoon" alla Casa Bianca, se Trump non può più contare nemmeno su di lui chi gli resta allora?

Fox News, una delle emittenti più "vicine" al Presidente, in un suo speciale di approfondimento politico ha provato ad invitare alcuni esponenti del Partito Repubblicano a favore di Trump, hanno tutti rifiutato, altre testate giornalistiche hanno fatto lo stesso, ottenendo il medesimo risultato, insomma, sempre meno elementi, che dovrebbero appoggiarlo e sostenerlo non vogliono più farlo in pubblico, per vergogna o per una degenerazione dei rapporti con la politica trumpiana, e quindi? e quindi i risultati si vedono anche al Senato, dove è noto che l'affossamento dell'Obamacare è fallito ancora una volta, dopo che, la maggioranza esigua Repubblicana (3 seggi più dei democratici) è andata sotto durante l'ultima votazione a causa del voto contrario di tre senatori repubblicani, con cui Trump (genio qual è) anzichè mediare ci si è scagliato contro, scatenando le ire di altri senatori repubblicani, generando quindi ancora più tensioni e instabilità all'interno del partito, ed in Senato, dove appunto l'equilibrio tra Repubblicani e Democratici impone una certa diplomazia.

Insomma, Trump è sempre più solo, ma ancora in piedi, ma se le possibilità di un possibile impeachment al momento della sua elezione erano utopia e qualche mese fa erano remote, oggi sono possibili, attenzione, possibili non vuol dire certe, ma di certo, se vogliamo metterla a livello numerico le percentuali sono certamente aumentate, tuttavia l'economia americana è in ripresa, la disoccupazione è in discesa, le borse sono in salute, e a fino a quando l'economia reale, quella tangibile, starà bene, ritengo che Trump non abbia granchè da temere, ma se si presentasse una nuova crisi?beh allora si che le cose per lui potrebbero realmente precipitare, e dalle supposizioni si passerebbe ai fatti.

E sulla Corea del Nord?a mio avviso tutto fumo e niente arrosto, fino ad ora i battibecchi tra Trump e Kim si sono spenti così come sono iniziati e nulla fa presagire che le cose possano veramente precipitare, piuttosto sul fronte estero c'è da concentrarsi maggiormente sulla questione Afghanistan e Siria, quelli si temi caldi e militarmente attivi, e nei rispettivi rapporti con Russia e Cina, altamente altalenanti.

Seguirò il tutto attentamente nelle prossime settimane, mesi,ma se l'andamento è questo, beh...prepariamoci a delle grandi sorprese.

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