sabato 6 febbraio 2021

GOVERNO DRAGHI | UNA SCONFITTA O UN'OPPORTUNITÀ?

 

Mario Draghi, Presidente del consiglio incaricato(Foto:Fabrizio Corradetti, ZOOMPRESS)

Ormai da più di una settimana, la caduta del governo Conte (bis), ha innescato i meccanismi democratici volti alla ricerca di un nuovo assetto governativo capace di mandare avanti il paese. Scongiurando ad ogni costo un ritorno al voto che avrebbe rallentato la macchina governativa relativa agli urgenti impegni da portare avanti (vedi gestione della pandemia e fondi europei), il Presidente della Repubblica Mattarella ha così optato per affidare l'incarico all'ex dirigente della banca centrale europea, Mario Draghi. Una figura senz'altro illustre, preparata ed autorevole capace di guidare il paese in un momento delicato come quello che stiamo vivendo da un anno a questa parte.

Ma si tratta di una sconfitta per la politica italiana o di un opportunità per il paese?

In parole povere si tratta di un'opportunità per tutti. In primis per i partiti politici che, usciti frammentati e divisi dall'ultimo governo Conte, si ritrovano ora nuovamente insieme, guidati da un leader (non politico) perfettamente conscio delle ricette di cui il nostro paese ha bisogno:

- Riforme capaci di diminuire la burocrazia che impedisce il corretto utilizzo dei fondi europei;

- Una gestione del piano vaccinale condivisa con tutta l'Europa;

- Un utilizzo dei fondi provenienti dal Recovery Fund mirato, controllato e rendicontato su ogni euro speso;

- La gestione del progetto europeo per i giovani, "New generation you".

In secundis è un'opportunità per tutto il paese, e quindi anche per i suoi cittadini. Da notare come tutti i più recenti sondaggi, nonostante l'apprezzamento per la gestione di Conte, superino il 50% dei consensi sull'ipotesi della nascita di un governo a guida Draghi, ipotesi ormai sempre più concreta. E non da meno (che piaccia o no) l'ex governatore della BCE è una personalità che gode della più totale ed incondizionata fiducia dell'Europa, che volente o nolente determina le scelte economiche anche del nostro paese.

Terzo, è un occasione anche per i partiti di rilanciare le loro proposte in seno alle forze di maggioranza. L'occasione di avere alla guida del paese una persona lungimirante e capace di cogliere, ascoltare e riunire gran parte delle forze politiche presenti in Italia, è un'opportunità per tutti i partiti di fare la storia. Ed infatti, nelle ultime ore, anche quei partiti più scettici ed ottusi alla corrente politica europeista si stanno ricredendo (vedi Lega)

Stiamo parlando davvero di un occasione storica, alla pari del compromesso storico tra la Democrazia Cristiana ed il PCI o, se vogliamo andare ancora più indietro, al dialogo tra De Gasperi e Togliatti nell'immediato dopoguerra. Ed i partiti (ed i politici che ne detengono le redini) non sono affatto sciocchi. Chi di loro non vuole essere protagonista di un'alleanza storica volta alla rinascita di un paese?Ve lo dico io, nessuno. O quasi...

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