mercoledì 17 maggio 2017

[SERIE TV] 13, THIRTEEN REASONS WHY, LA RECENSIONE

tredici
La locandina di presentazione della serie tv

Il mio nome è Hannah, Hannah Baker, è così che comincia Thirteen Reasons Why(in italiano chiamato Tredici), la nuova serie tv targata Netflix che sta spopolando su l'omonima piattaforma.

La trama narra di una ragazza che si è suicidata, ma prima di morire ha lasciato in eredità tredici audio-cassette in cui spiega le ragioni che l'hanno portata verso l'estremo gesto.

Non vi parlerò nel dettaglio di cosa succede nella serie(altrimenti sarebbe spoiler e vi toglierei il gusto di guardarla), io l'ho terminata proprio ieri e vi dirò cosa ne penso.

Il tema è ovviamente di quelli scottanti, un tabù di cui in pochi vogliono parlare, eppure il dialogo può essere l'unica fonte di salvezza per chi pensa di porre fine alla sua vita, per un motivo o per un altro.
Pensate che il suicidio è la seconda causa di morte al mondo, viene solo dopo gli incidenti stradali, quindi perchè non doverne parlare?perchè non dover affrontare di petto una delle cause di morte più diffuse al mondo?forse perchè non si sa mai esattamente cosa dire o cosa fare in questi casi, e per questo si fugge, sperando così che il problema non esista, ed invece è proprio lì l'errore più grande.

Molti hanno criticato questa serie, in quanto, secondo qualcuno, stimolerebbe al suicidio, per me è l'esatto contrario invece, in quanto affronta tutte le vicende che capitano alla povera Hannah di petto, facendo trasparire a pieno i suoi disagi, la sua fragilità ed i problemi che possono verificarsi ogni giorno, a noi e a chi ci circonda, questo dalla prospettiva della protagonista, in cui ci immedesima in lei, e si può assistere(attraverso ai flashback) alla sua vita prima della sua morte, non che a cosa succede dopo, quando lei invece non c'è più.

Guardando la serie viene da pensare che Hannah con il suo gesto e con la sua pesante eredità(le cassette) abbia risolto le cose per chi invece è rimasto nascondendo ogni suo segreto, questo fino a quando è diventato troppo grande per essere nascosto, ma la morte di Hannah ha davvero messo le cose a posto?a mio avviso no, o meglio forse si, ma il tutto si sarebbe potuto risolvere anche senza la sua morte, come?attraverso il dialogo, ma con le persone giuste! Hannah in "Tredici" ha sbagliato a riporre "la sua ultima occasione alla vita" nelle mani, o meglio, nelle parole della persona sbagliata, che, seppur avrebbe dovuto sapere come aiutarla, non ci è riuscito, ed anzi ha permesso lei di prendere piena coscienza che la fine era davvero la soluzione a tutto.

La vita di Hannah che vediamo in questa serie è una voluta esasperazione dei più grandi dolori che un adolescente(ma in realtà chiunque) può subire durante tutta la sua esistenza, anche nel giro di un tempo molto breve(come succede ad Hannah), guardando "Tredici" infatti vi capiterà di pensare..."cavolo, ma è proprio sfigata questa Hannah, capita sempre nel posto sbagliato al momento sbagliato!", e infatti è vero, ma è un chiaro disegno degli autori per andare a segno, per far comprendere a pieno le disavventure, le persone, il caso, la sfortuna che una persona può incontrare lungo il suo cammino di vita, cammino che viene progressivamente ostacolato, dissestato, distrutto, fino a non esistere più...

Uno dei concetti più forti che viene fuori da questa serie è "il concetto maschilista della violenza sessuale", quell'idea del "se è successo è perchè se l'è cercata" o del "ma dai che alla fine le è piaciuto" o ancora del "ha fatto bene a buttarglielo dentro!", idee non solo degli uomini ma anche delle donne, cresciute in questo conflitto d'inferiorità, secondo cui è giusto che la donna sia sottomessa a l'uomo, e tutto questo senza interrogarsi sul fatto che una donna è una persona, e non una cosa, questo senza pensare che i sentimenti di una donna(ma di ogni persona in generale) vengono modificati da ogni parola e/o gesto che compiamo ogni giorno, in modo particolare figuriamoci cosa può comportare nell'animo di una ragazza adolescente una violenza sessuale, ecco...in questa serie questo concetto traspare chiaro e lapalissiano, e non è una cosa da poco porre una riflessione al riguardo, specialmente vista la società maschilista nel quale oggigiorno siamo costretti a vivere.

Concludo facendo un plauso agli autori per non aver censurato assolutamente nulla, nel mostrare ciò che succede in ogni suo dettaglio, mostrando a chi guarda il dolore, lo scempio, il turbamento dei gesti di violenza(altrui o contro la propria persona) mostrati in Thirteen Reasons Why.

Il mio personaggio preferito? andrò contro corrente, e dubito che in molti lo sceglierebbero, ma è Jeff! Si Jeff, il ragazzo che sprona Clay(il miglior amico di Hannah) a provarci sempre, a vivere quando c'è da vivere, a godersi la vita per ciò che è, e a non aver paura dei sentimenti e della gioia di vivere, l'amico che chiunque di noi vorrebbe al proprio fianco ogni giorno insomma, colui che ci sprona al meglio...sempre!

Volete vedere Thirteen Reasons Why(Tredici)? E' disponibile su Netflix, e vi consiglio di farlo quanto prima, la seconda stagione arriverà nei prossimi mesi, e vorrei foste già pronti eh...

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