(Immagine:ilpost.it) |
In molti si stanno chiedendo se sia stato lecito o meno bannare Trump dal social in questo momento. E come spesso accade in questi casi, una risposta oggettiva non c'è. Twitter, così come Facebook, Instagram o qualsiasi altra piattaforma in cui ci si può iscrivere, ha dei regolamenti che vengono automaticamente accettati al momento della sottoscrizione. E' come entrare a casa di qualcuno insomma, accettandone regole, abitudini e quant'altro necessario per la pacifica convivenza all'interno di quella abitazione. E se questi non vengono rispettati, si viene gentilmente invitati ad uscire o nel peggiore dei casi si viene buttati fuori a calci.
Si tratta quindi in tutto e per tutto di decisioni arbitrarie, non sempre corrette e spesso soggettive. I ban, temporanei o permanenti, accadono ogni giorno all'interno dei social network. Ma è piuttosto ovvio che quello perpetrato a Donald Trump, in questo momento storico, sia estremamente eclatante in luce dei recenti fatti di Capitol Hill e delle minacce di rivolte già annunciate per la prossima settimana, ovvero quando la presidenza Biden avrà ufficialmente inizio.
La libertà di parola e di azione, termina nel momento in cui questa va a ledere la libertà altrui, o minaccia la vita di qualcosa o di qualcuno. Nella fattispecie quella dei principi democratici che regolano gli Stati Uniti d'America da più di 200 anni a questa parte. E' pertanto lecito porre un argine quando questa libertà viene minacciata o peggio soppressa, fermo restando che non sarà certamente sufficiente per arginare le tensioni che stanno colpendo l'America nelle ultime settimane.
Nessun commento:
Posta un commento